I Telaini da nido e melario nascono nel 1851 a seguito della scoperta da parte di Lorraine Langstroth del passo d’ape cioè uno spazio ad ampiezza definita – pari a 9,5 mm – necessario ad evitare che le api fissino i favi alle pareti laterali e/o al tetto dell’arnia. Tale scoperta permise di mantenere liberi gli spazi citati, rendendo di conseguenza i telaini più liberi di essere spostati e prelevati dall’arnia, ed evitò che le operazioni di estrazione e movimento dei telaini portassero alla rottura dei favi costruiti dalle api.
I telaini sono delle cornici di legno in cui viene infilato un filo di ferro zincato oppure in acciaio inox avente spessore sottile. Sui telaini l’apicoltore salda i fogli cerei al fine di agevolare la costruzione del favo da parte delle api.
I Telaini da nido e melario sono distinti in funzione della grandezza e del legno di cui sono costituiti. In funzione delle dimensioni si distinguono telaini da nido, aventi medesime dimensioni del nido e su cui l’ape regina depone le uova mentre le api operaie depositano le scorte, e telaini da melario, aventi le dimensioni del melario e fungeranno da deposito per il miele prodotto.