La diffusione della vespa velutina, detta anche impropriamente calabrone asiatico, è attualmente un problema, che colpisce principalmente l’apicoltura e la frutticoltura. Attacca le api, suo alimento preferito, con un enorme impatto sulle colonie.
Con il corso degli anni, abbiamo accumulato una grande esperienza nella lotta contro la vespa velutina, che ci consente di sviluppare costantemente nuove attrezzature e migliorare quelle esistenti.
Lo studio della specie nel campo, il suo comportamento nei confronti dei nidi, i diversi ruoli con cui ogni individuo lascia il nido e il suo comportamento nell’ambiente, ci ha portato a sviluppare e perfezionare i nostri prodotti, rendendoli i più efficaci sul mercato e allo stesso tempo semplici da usare per gli apicoltori.
Innanzitutto, una buona gestione dell’alveare è essenziale per ottenere risultati soddisfacenti. Una buona pratica nell’uso delle attrezzature può trasformare quello che è un vero e proprio incubo per gli apicoltori e, naturalmente, per le api, in un problema accettabile che mantiene questo insetto sotto controllo e quindi consente agli alveari di svilupparsi quasi normalmente durante tutto l’anno.
Per raggiungere questo obiettivo, tra marzo 2019 e febbraio 2021, l’Università di Barcellona ha pubblicato uno studio in cui ha rilevato che, a oggi, il sistema più efficace per combattere il calabrone asiatico è rappresentato dall’arpa. L’arpa viene posizionata in posizione strategica rispetto all’alveare. Quando una vespa cerca di passare attraverso l’arpa, tocca i sottili fili elettrici e riceve una piccola scossa, sufficiente a spaventarla o a farla cadere a terra.
Il ciclo vitale della vespa velutina
Lo sviluppo di questa specie varia molto da una zona all’altra, a seconda del clima e dell’altitudine a cui si trovano gli apiari, se sono costieri o interni, ecc. In generale, nel ciclo vitale del calabrone asiatico ci sono tre periodi chiaramente definiti: primavera, estate, autunno.
Per ogni periodo l’azione deve essere diversa: in primavera, i fondatori escono dal letargo, in estate sviluppano nidi primari e secondari e, alla fine, in autunno, c’è il crollo dei nidi e il rilascio delle nuove fondatrici, che sopravviveranno all’inverno e creeranno una nuova generazione di individui l’anno successivo.
CONTATTACI PER MAGGIORI INFORMAZIONI:
- Mail: depascale@arnieapi.com
- Mobile: +39 388 11 83604